Friulane è il nome di uso comune e in lingua locale possono essere conosciute anche in altri modi: stafets, scarpets, scarpez. Altrove anche come papusse, babbucce e veneziane. Tutte definizioni che stanno a indicare un prodotto (una scarpa) veramente tipico artigianale del Nord Est d’Italia. Il riciclo dei materiali era la partenza per costruire calzature robuste da indossare anche nelle occasioni “buone” oltre che nella vita di tutti i giorni. Gomma di bicicletta e sacchi di juta e caffè per costruire la suola e stoffe di recupero per la tomaia. Tutto intorno, tanti punti cuciti a mano, uno per uno.

Dalle montagne della Carnia arrivarono a Venezia e la praticità e l’originalità delle Friulane si diffuse velocemente. Ecco che a indossare queste calzature furono per primi i gondolieri, attenti a non danneggiare la pregiata lacca delle loro gondole, poi i signori veneziani che le adottarono quotidianamente. E come dar loro torto? Sono comodissime!!!

Oggi, questa versione tutta italiana, peraltro simile nella struttura alle espadrillas, rinasce con i tessuti pregiati e ricchi selezionati da CRISTINAdiMILANO. Da antiche manifatture tessili provengono velluti di seta operati con disegni che risalgono ad epoche antiche, tramandate da generazioni, ancora lavorati su telai d’epoca con fili preziosi di seta e di cotone. Dalla abilità di artigiani della stoffa, veri artisti del colore e delle sfumature, prendono corpo stoffe realizzate con tecniche di stampa uniche, tecniche completamente manuali, capaci di regalare un prodotto che dà emozioni indescrivibili al tatto e alla vista.

Le mie CRISTINAdiMILANO vogliono riproporre a chi le indossa tutta la magia di queste sensazioni e trasmettere a chi le calza il piacere e la certezza di possedere un pezzo unico che è anche parte della tradizione di eccellenza del Made in Italy. Scarpe uniche, eleganti e pratiche, perfette per tutte le occasioni, da giorno e da sera con le quali farsi notare per esclusività e stile.